I nuovi comici
Ultimamente sta cercando di emergere dalle ceneri la satira politica, bruciata dall'attuale governo che, attraverso un epurazione di massa dalle reti televisive e dai media più "popolari", ha cancellato la libertà di comici del livello di Beppe Grillo, Luttazzi, Guzzanti... di fare satira. L'Italia è un paese di definizione democratica che attraverso la nostra indifferenza ha cancellato una delle libertà più importanti, quella del divertimento.
Luttazzi, nel suo blog, ha espresso benissimo questa situazione, riporto uno dei passi più significativi: "
Dopo le polemiche sulla censura a Paolo Rossi e a Tucidide, Del Noce dichiarò che la satira non fa parte dei piani editoriali della Rai. E dato che la libertà di satira di un Paese corrisponde al suo gradiente di democrazia, traete da voi stessi le allarmanti conclusioni.
Già ha cassato la parodia di Ratzinger ancor prima della messa in onda. Decide lui di cosa dobbiamo ridere. -E' eccessiva.-
Ma la satira non può essere moderata. Deve mettere a soqquadro. C'è una bella differenza, fra satira e comicità. Il comico fa una caricatura e basta. “ Berlusconi è basso.”
La satira invece usa l'elemento altezza per dare un giudizio morale. “ Il fatto che Berlusconi sia basso è un guaio non tanto per lui, quanto per i suoi seguaci. Perché è scomodo, quando devi baciargli il culo.” "
Io mi sto veramente preoccupando del mio futuro in questo paese. Soprattutto se verranno approvate le modifiche alla Costituzione con la famigerata Devolution.
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